Marina Mancini

Bagheria città che legge: presentato a teatro Butera “Digitale” il libro di Francesco Di Costanzo con Domenico Bonaventura. Modera Marina Mancini

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“Digitale. La nuova era della comunicazione e informazione pubblica. Storia e prospettive del modello italiano” è il volume di Francesco Di Costanzo, giornalista e presidente dell’associazione nazionale PA Social, e Domenico Bonaventura, giornalista e comunicatore che è stato presentato ieri presso il Teatro di villa Butera a Bagheria. L’evento rientra tra i 13 appuntamenti previsti dall’iniziativa “Bagheria città che legge” promossa dall’amministrazione comunale con l’organizzazione dell’assessorato alla cultura guidato da Daniele Vella per la promozione del libro e la lettura. « E’ molto importante che i nostri incontri culturali vadano in diretta sulla pagina social del Comune di Bagheria, secondo Comune in Italia ad iscriversi anche su Tik Tok – dice l’assessore Vella –  Oggi parliamo di comunicazione perché è un’attività centrale, soprattutto in ambito pubblico, per poter comunicare con i cittadini. Gli enti locali durante la pandemia sono stati in prima fila oltre a quelli sanitari e, tra questi, gli uffici comunicazione, gli uffici stampa sono stati fondamentali per trasmettere utili informazioni e disposizioni anti – codiv ai cittadini ».


A sottolineare l’importanza della comunicazione istituzionale, il dirigente regionale della segreteria dell’assessorato alla Funzione Pubblica ed Enti Locali Carmelo Vaccaro: « Anche la Regione Siciliana ha riscontrato una mancanza strutturale nella comunicazione tra enti, proprio perché non esiste una rete di collegamento tra gli enti locali, che hanno collaborato e comunicato tramite i social network.  Il volume “Digitale” affronta un tema attualissimo, da divulgare anche nelle istituzioni scolastiche».
Interviene in modalità video anche Sergio Talamo, direttore dell’area Comunicazione, Editoria, Trasparenza e Relazioni esterne e Responsabile privacy di Formez PA e direttivo e socio fondatore di PA Social: «Questa associazione non rappresenta solo uno scambio di competenze ma una grande avventura umana, raccontata nel libro di Francesco Di Costanzo. Il digitale infatti è una scommessa su uno Stato che non esiste più soltanto per se stesso, uno Stato che mette in gioco delle esperienze ed è in grado di cambiarle in base al feedback del cittadino, che diventa informatore e reporter. Dobbiamo continuare a lavorare sulla legge 151, spostare l’interesse verso la produttività e la customer satisfaction». Tra i relatori presenti, Maria Billè, esperta in comunicazione sociale ed ex Consigliera nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, che afferma: « Mi occupo dei minori e mi accorgo che l’obiettivo di PA Social, così come quello del progetto SocializziAmo per l’uso consapevole dei social network da parte dei minori, è propagare una corretta educazione al digitale. Tutto ciò è pertinente al mondo dell’infanzia, perché il bambino è parte attiva e partecipata dell’atto comunicativo ».
Gianluca Caltanissetta, addetto stampa dell’Ufficio Stampa Regione Siciliana, dopo aver citato la legge 150 del 2000, aggiunge: « E’ una legge datata che ha bisogno di una revisione e che non prevede la figura del social media manager; ecco perché la legge 151 è necessaria per distinguere e riconoscere i nuovi esperti della comunicazione e del digitale ».  Intervengono da remoto anche Sara La Rosa, responsabile della Comunicazione del Parco dei Nebrodi e socia di PA Social e Domenico Bonaventura, giornalista e coautore di “Digitale”, facendo riferimento al nuovo metodo lavorativo acquisito con il digitale, all’esigenza di superare il digital divide per arrivare al cittadino e al ruolo attivo di PA Social nella dimensione politica.
A moderare la presentazione Marina Mancini, addetto stampa del comune di Bagheria e coordinatrice PA Social Sicilia e Rosario Gullotta, responsabile della Comunicazione del comune di Giarre e coordinatore PA Social Sicilia, che hanno ribadito l’importanza della comunicazione digitale e della distinzione di figure professionali quali il giornalista, il comunicatore e il social media manager tutte importanti e necessarie ognuno secondo il proprio compito e funzione.
I moderatori hanno anche ricordato la scomparsa, avvenuta poco tempo fa, di Alessandro Rovinetti, uno dei fondatori della comunicazione pubblica in Italia e del salone della Comunicazione Pubblica il Compa di Bologna.
L’autore di Digitale,  Francesco Di Costanzo ha sottolineato che : « La comunicazione richiede voglia di aggiornarsi, dunque la curiosità è centrale in questo lavoro. Ho voluto mettere nero su bianco le esperienze fatte in questi anni, ora tocca al Governo trovare la forma più rapida per approvare una legge che stia al passo coi tempi; il digitale infatti non deve essere solo uno strumento per la risposta emergenziale, ma deve diventare la normalità ».

Grazia Di Salvo
Socia PA Social