Marina Mancini

Marina Mancini coordina le presentazioni di L’Affare Modigliani di Loiodice e Mondini e Paolo Borsellino parla ai ragazzi di Pietro Grasso

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Sono due i libri che ieri sono stati presentati presso il teatro di villa Butera: “L’affare Modigliani” di Dania Mondini e Claudio Loiodice e “Paolo Borsellino parla ai ragazzi” di Pietro Grasso. L’evento era uno degli appuntamenti in calendario dell’iniziativa “Bagheria città che legge” promossa dall’amministrazione comunale con l’organizzazione dell’assessorato alla Cultura diretto da Daniele Vella con la partecipazione dell’associazione “CulturiAmo Insieme“, che, tra gli altri obiettivi ha  quello della diffusione della cultura della legalità.

E a proposito di legalità, il sindaco Filippo Maria Tripoli ha esordito ricordando che «questo principio deve far parte del nostro quotidiano. L’istituzione scolastica deve consolidare un limite tra ciò che è legale e ciò che non lo è. Quando ero solo un bambino, non avevo idea di cosa fosse la legalità e il termine sbirro veniva usato come un insulto. Ecco perché, oltre le Forze dell’Ordine e la Magistratura, la scuola ha un ruolo decisivo nel contrastare il fenomeno mafioso».
Aggiunge l’assessore Vella: «Questo è un momento di riflessione importantissimo, ora che Bagheria è diventata sede di un movimento culturale che sta riemergendo in maniera costante».
All’incontro erano presenti: Mauro Piazza, presidente dell’associazione “CulturiAmo insieme” e Angela Russo, pedagogista e ambasciatrice e divulgatrice della lettura. A moderare le presentazioni la responsabile dell’ufficio stampa comunale, la giornalista Marina Mancini che nel corso della serata ha anche ricordato il giudice Scopelliti, nel trentennale del suo barbaro omicidio. 
Presenti gli autori: Pietro Grasso, senatore della Repubblica, giudice nel primo maxiprocesso a Cosa nostra e procuratore capo di Palermo e presidente del Senato sino al 2018; Claudio Loiodice, membro dell’American Society of Criminology, esperto in crimini finanziari e frodi internazionali. Da remoto, collegata da Roma partecipava anche Dania Mondini, coautrice di “L’Affare Modigliani” con Loiodice, giornalista del TG1 e conduttrice Rai: «E’ stato un lavoro giornalistico che ci ha dato molta soddisfazione perché abbiamo incontrato persone di grande spessore che credono nella bellezza. Bisogna riconoscere che il falso ormai è un problema globale, come il riciclaggio internazionale attraverso le opere d’arte» dice Mondini.
E continua Loiodice: «Sono in circolazione centinaia di falsi delle opere di Amedeo Modigliani, è l’artista italiano più apprezzato al mondo. Anarchico, folle, ribelle. A fronte di 337 opere, sul mercato oggi ne circolano oltre 1200 a firma dell’artista».
Incentrato sulla legalità e la storia oltre che del magistrato ucciso il 19 luglio del ’92 è anche “Paolo Borsellino parla ai ragazzi”, con l’introduzione di Pif, un libro in cui Pietro Grasso cerca di dare delle risposte ai giovani. A poche ore dalla morte, il magistrato palermitano aveva cercato di rispondere ad una lettera che gli avevano inviato mesi prima degli studenti del liceo Cornaro di Padova.
«Ho cercato di rispondere al posto suo alle nove domande, oltre a riattualizzare le sue prime risposte» – spiega Pietro Grasso – «Falcone e Borsellino sono esempi, uomini da imitare nella loro professionalità; dobbiamo trasferire nella politica i valori di verità e giustizia che ho cercato durante la mia carriera da magistrato».
Particolarmente partecipata la serata, alla presenza delle Forze dell’Ordine cittadine, il pubblico ha apprezzato e applaudito piò volte gli autori presenti.

 

(Si ringrazia Grazia Di Salvo, ex tirocinante dell’ufficio stampa del Comune di Bsgheria per la redazione dell’articolo)