Marina Mancini

(video) Marina Mancini coordina la presentazione del volume Storie del cinematografo alla presenza del registe Giuseppe Tornatore

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Giuseppe Tornatore e Marina Mancini
Giuseppe Tornatore e Marina Mancini

Giuseppe Tornatore e Marina ManciniPRESENTATO IL LIBRO DI MIMMO AIELLO E BIAGIO NAPOLI “STORIE DEL CINEMATOGRAFO. ANIME DI CELLULOIDE A BAGHERIA. DAI GUTTUSO A TORNATORE”

Bagheria, 13 /04/2017 – Erano “Anime di celluloide”, appassionati della settima arte i presenti ieri, 13 aprile, nel parterre di villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, dove è stato presentato il volume “Storie del Cinematografo. Anime di celluloide a Bagheria. Dai Guttuso a Tornatore” seconda fatica letteraria di Domenico Aiello e Biagio Napoli, due amanti del cinema, o per usare appunto un termine a loro caro “due anime di celluloide”.

Alla presentazione, oltre agli autori, hanno partecipato il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, l’assessore alla Cultura Romina Aiello, il professor Emiliano Morreale e il regista bagherese Giuseppe Tornatore.

 

“Storie del Cinematografo” non è solo la storia del cinema a Bagheria, ma è un pezzo di storia della città, è la storia di chi a Bagheria il cinema lo faceva, lo proiettava, lo gestiva e lo fruiva.

E’ la storia dei locali, dei cinematografi, delle 7 sale attive tutte contemporaneamente in un momento d’oro della settima arte.

I bagheresi amano il cinema, questo è un dato di fatto, è l’amore per un’arte, a tutto tondo, e non potrebbe non essere così visto che questa città ha dato i natali al vincitore di un premio Oscar come Giuseppe Tornatore.

copertina_libro_Ma questo libro racconta soprattutto le esperienze dei tanti, non necessariamente intellettuali, che al cinematografo ci lavoravano: Tra questi i proiezionisti Placido Ferrara, Isidoro Mancino, Lorenzo Orobello, Carmelo Gagliano e suo figlio Giuseppe Antonio, Gaetano La Barbera, Salvatore Rocella, unico non bagherese, e ultimo ma certamente non ultimo il fotografo Mimmo Pintacuda, che diverrà poi mentore di Tornatore. E ancora le famiglie di gestori: i Lo Medico, Filippo Lo Medico, scomparso nel recente febbraio del 2016, che ha donato al museo Guttuso un patrimonio di manifesti e locandine cinematografiche che costituisce oggi la preziosa sezione della cartellonistica cinematografica del museo, e ancora i Pampinella Carlo e Gabriele, I Gallina.E tanti altri personaggi che gravitavano attorno alle sale cinematografiche che possedeva questa città dal primo Aurora, al cine Littorio poi Vittoria, Al Nazionale, il Corso, Al Capitolol, l’Excelsior, il Supercinema, e le arene di Porticello e Aspra.

Il mondo delle anime di celluloide viene raccontato dunque grazie a proiezionisti, esercenti e appassionati, ai produttori che gli autori hanno intervistato, lasciandoli parlare a raffica, e riportando quasi integralmente nello scritto, il parlato, quasi a non voler perdere l’emozione del momento del racconto.

presentazione volume 2

“Storie del cinematografo” frutto del progetto degli Itinerari Guttusiani, finanziati nell’ambito del PO FERS Sicilia 2007 – 2013, è stato definito dai curatori Fabio Carapezza Guttuso e Dora Favatella Lo Cascio “un grande affresco della storia del cinematografo a Bagheria vista attraverso i suoi protagonisti”: tra questi anche i Guttuso padre e figlio, Gioacchino Guttuso Fasulo e Renato Guttuso, ed era dunque una scelta naturale che la presentazione di questo volume avvenisse, al museo Guttuso, per questo legame che unisce Renato Guttuso al cinema.

Dopo “Tornatore & Co. I ragazzi di via Sant’Angelo. Storia di un cineclub” Biagio Napolie Mimmo Aiello tornano dunque a parlarci di cinema e questa volta raccontandoci un’inedita Bagheria, un volume che è arricchito dalle introduzioni di sindaco, assessore e curatori e dalla prefazione di Emiliano Morreale e dalla memoria di Giuseppe Tornatore.

Sul sito web del Comune www.comune.bagheria.pa.it e sul canale Youtube del Comune la registrazione della presentazione.

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